lunedì 19 gennaio 2015

Contratto di servizio Rai: lettera pubblica al Ministero dello Sviluppo Economico

Riguardo al Contratto di Servizio Pubblico (e privato):
Gentile Ministra Guidi,
come associazione che lavora da anni sul tema della rappresentazione delle donne nei media, siamo consapevoli che servano regole precise per arginare il sessismo.
In particolare per quanto riguarda la televisione pubblica, sappiamo che la RAI deve firmare ogni tre anni, con il Suo Ministero, il Contratto di Servizio Pubblico. A questo proposito, ci risulta che la nuova edizione del suddetto contratto, scaduto alla fine del 2012, non sia ancora firmata nonostante abbia superato anche il vaglio della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi a maggio 2014. L’argomento ci interessa particolarmente perché abbiamo contribuito alla nuova edizione del contratto, dapprima inviando all’ex Viceministro Catricalà le nostre osservazioni, che abbiamo anche discusso successivamente durante un incontro avuto il 2 settembre 2013, e poi siamo state audite dalla Commissione sopra citata l’8 gennaio 2014.
Ci riteniamo soddisfatte del risultato raggiunto e possiamo sostenere che, se già il Contratto di Servizio scaduto conteneva per la prima volta nella storia della tv pubblica alcuni emendamenti sull’immagine della donna in televisione, la nuova edizione ha fatto un progresso verso una rappresentazione delle donne meno stereotipata e più attenta alla realtà. Auspicando quindi che il nuovo contratto venga firmato quanto prima, attendiamo da Lei notizie in merito. 
Riteniamo però che anche le televisioni private debbano essere considerate.
ll Suo Ministero, nell’ambito della task-force istituita presso il Dipartimento delle Pari Opportunità per la redazione del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, è stato delegato a coordinare il Sottogruppo Comunicazione e rappresentazione dell’immagine femminile nei media ed ha elaborato sia una bozza di codice di autoregolamentazione, sia delle linee guida (art. 5 comma b, legge n° 119 del 15/10/2013), effettuando altresì pubbliche audizioni, in merito alle quali abbiamo inviato un nostro contributo. 
Ci permettiamo quindi di sollecitare la ripresa dei lavori affinché siano portati a compimento nel più breve tempo possibile e restiamo a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
In attesa di una Sua gradita risposta, porgiamo distinti saluti.
Milano, 18.01.2015, DonneinQuota

Al Ministero Sviluppo Economico, cortese attenzione di: Ministra Federica Guidi
e per conoscenza a:
• Sottosegretario Antonello Giacomelli
• Viceministri Carlo Calenda e Claudio De Vincenti
• Presidente del Consiglio Matteo Renzi
• Consigliera in Pari Opportunità Giovanna Martelli

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