sabato 30 marzo 2013

10 saggi, 0 sagge: l'Accordo di azione comune risponde chiedendo la nomina di 10 sagge

Spiazzando tutti, oggi il Presidente ha nominato 10 saggi, tutti maschi, per il delicato compito di "facilitare" la difficile fase politica. 
Ecco la risposta dell'Accordo di azione comune (e una nostra considerazione):

L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria chiede a Napolitano la nomina di dieci sagge per integrare i due gruppi di lavoro incaricati oggi.

Il livello di uguaglianza tra i sessi è un indicatore, un termometro del grado di civiltà di una nazione.
Ma anche oggi in Italia, dove la condizione delle donne non è certo comparabile al passato, resta ancora molto da fare.
Sono, queste, due frasi estrapolate dal discorso del Presidente della Repubblica dello scorso 8 marzo che fanno temere sull’esito della missione dei due gruppi di saggi nominati oggi, dieci uomini.
 E’ stata trascurata l’importanza della forza innovatrice delle donne, nelle quali il Paese e alcune forze politiche hanno dimostrato di credere, visto il risultato delle recenti elezioni politiche.

Ci rivolgiamo al Presidente Napolitano perché fa ancora in tempo ad aggiungere, di propria libera iniziativa, altrettante donne competenti.
Accordo di Azione comune per la democrazia paritaria, 30 marzo 2013

Questa nota dell'Accordo è uscita immediatamente dopo la notizia della nomina dei 10 saggi monogenere.

Noi aggiungiamo che, a nostro parere, la richiesta di "integrare con 10 sagge donne" per molte è più di principio che letterale: molte infatti non condividono il ricorso al concetto stesso dei "saggi", specie se i nominativi scelti vengono (come vengono) dalle stesse fila di chi in questo impasse ci ha portati; da qui anche una forte critica al metodo adottato.

Ma il senso della protesta a cui tutte aderiscono è, certamente, prendere una posizione determinata e chiara, atta a sottolineare e stigmatizzare il solito atto di patriarcato e di governo al maschile: respingendo nel modo più netto il perpetuarsi dell'estromissione di genere.

Sia su questo blog, sia sulla pagina della Rete delle reti cercheremo ora di creare un piccolo archivio delle reazioni delle donne, che - pur nell'unanime disappunto per il maschilismo della nostra politica - avranno certamente sfumature notevolmente diverse. 
Pensiamo possa essere, questa, un'importante occasione per fare un quadro dei punti di vista. E per aprire un confronto utile a fare il punto: cioè a capire dove siamo, cosa vogliamo davvero, e cosa sarebbe meglio davvero fare per ottenerlo.

Nessun commento:

Posta un commento