mercoledì 18 febbraio 2015

Car* eurodeputat*… La Risoluzione Tarabella deve essere approvata: petizione al Partito Democratico

Il 9 marzo 2015 il Parlamento europeo esprimerà il voto finale sulla Risoluzione Tarabella, sulla Parità tra donne ed uomini nell’Unione europea. 
Ma - dopo la penosa esperienza della Risoluzione Estrela, temiamo un altro tradimentoPer prevenire pericolosi passi indietro, una petizione si rivolge a Matteo Renzi, nella sua qualità di segretario del Partito Democratico:
Caro Matteo Renzi, 
si avvicina la data del voto decisivo del Parlamento Europeo per l'approvazione della risoluzione Tarabella, già votata con ampia maggioranza dalla Commissione sui diritti delle donne. 
In qualità di segretario del PD, ti ricordiamo che nel dicembre del 2013 l’eurodeputata socialista Edite Estrela aveva presentato una risoluzione che prevedeva, tra l'altro, che la Ue invitasse tutti gli Stati membri a garantire l'aborto e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne
Ma la risoluzione non fu nemmeno votata perché, prima, fu preso in esame un ordine del giorno del PPE (appoggiato da tutti i gruppi clericali, reazionari e neo nazisti dell'emiciclo di Strasburgo), che passò per soli 7 voti: questo grazie all'astensione dei deputati del PD Silvia Costa, Franco Frigo, Mario Pirillo, Vittorio Prodi, Patrizia Toia, e David Sassoli. 
Pochi ricordano che la 194 è l'unica legge sull'aborto al mondo che porti la firma esclusivamente di politici cattolici. Quando venne pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, il 22 maggio del 1978, portava in calce la firma di cinque politici della Democrazia Cristiana, tra questi anche quella di Tina Anselmi [e infatti è una legge che, pur riconoscendo il diritto di scelta, è soprattutto preventiva, e per questo, quando ben applicata, ha ridotto drasticamente il numero degli aborti reali, ndr].
In vista del voto, le organizzazioni cattoliche che si battono contro la Salute e diritti sessuali e riproduttivi delle donne fanno pressioni sui membri del Parlamento europeo. Ti rivolgiamo questo appello affinché tu possa ricordare ai deputati del tuo partito, e che ti sono vicini per provenienza politica, la vostra storia e la storia di questo Paese perché non si ripeta la pagina inquietante della risoluzione Estrella: assicurati che il PD che siede in Europa non tradisca le donne in quelli che sono i diritti elementari di un Paese civile.
Le associazioni Laiga e Vita di donna onlus

La Risoluzione Tarabella, che prende il nome del suo estensore (l’eurodeputato belga Marc Tarabella, del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti & dei Democratici), è stata approvata a larga maggioranza nella FEMM (Commissione parlamentare per i diritti della donna e per l’uguaglianza di genere); la conferma definitiva si dovrebbe avere con il voto della plenaria di Strasburgo. 
La risoluzione affronta molti temi che riguardano la condizione delle donne; in particolare il congedo parentale, il gap salariale di genere, il divario pensionistico e l'implementazione di politiche proattive per l'occupazione femminile, e il diritto delle donne di disporre del proprio corpo, ove il testo insiste sul fatto che le donne debbano avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, segnatamente attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all'aborto; sostiene pertanto le misure e le azioni volte a migliorare l'accesso delle donne ai servizi di salute sessuale e riproduttiva e a meglio informarle sui loro diritti e sui servizi disponibili
Perché, così come accadde per la Risoluzione Estrela, ora c'è da temere un nuovo tradimento? Perché, sul tema dell'autodeterminazione femminile che include il diritto all'interruzione di gravidanza, la Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche (FAFCE) ha lanciato una campagna per il No al diritto all’aborto che ha raccolto 50.000 firme in opposizione alla c.d. disposizione Tarabella.  
In risposta, un gruppo di deputati di diversi orientamenti ha lanciato l’iniziativa All of us, (sottoscritta dalle 2 eurodeputate italiane Elena Gentile ed Elly Schlein dell’Alleanza Progressista dei Socialisti & Democratici), volta a difendere il diritto della donna di scegliere in tema di gravidanza e aborto: la dichiarazione condanna tutti i tentativi di introdurre politiche regressive che limitano l'accesso delle donne ad aborti sicuri e legali, sottolineando nel contempo anche la necessità di “un’educazione sessuale di qualità” e ricordando all'Unione europea di mantenere i propri impegni in materia di aiuti e tutela dei diritti riproduttivi. 
Ma nel Pd nazionale la questione sembra interessare poco, o forse, peggio, avere al suo interno anche oppositori. E' invece il momento, per il Partito democratico, di dimostrare nei fatti la vicinanza alle donne tanto espressa a parole: tutte le donne, e tutti i politici che si dichiarano progressisti, sono chiamati a  vigilare perché non prevalgano posizioni sessiste e retrive, e la risoluzione Tarabella sia confermata in via definitiva.

Nessun commento:

Posta un commento