giovedì 21 marzo 2013

Una donna al Quirinale; nuova legge elettorale e riforma dei partiti. Le richieste dell'Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria

L'Accordo di azione comune per la democrazia paritaria chiede l'elezione di una donna alla Presidenza della Repubblica, una nuova legge elettorale e la riforma dei partiti; ecco il comunicato:
Le associazioni, reti e movimenti aderenti all’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria si felicitano del fatto che, secondo i dati  più recenti (fatte salve le convalide delle Giunte per le elezioni o eventuali  dimissioni), la percentuale delle donne elette nel Parlamento sia superiore rispetto alle prime stime e sfiori il 31%.
In dettaglio le donne parlamentari risultano essere 291, di cui 103 elette al Senato su 319 senatori (quasi il 30%) e 198 alla Camera su 630 deputati (sfiora il 30%). Si è ancora ben lontani dall’obiettivo di una presenza paritaria dei due generi, ma si tratta comunque di un passo avanti.
Di particolare e positivo significato l’elezione  a Presidente della Camera dei deputati di una donna, Laura Boldrini, cui le firmatarie del presente comunicato rivolgono fervidi rallegramenti e auguri.

Le firmatarie dell’Accordo rinnovano pertanto l’appello perché,  tenuto conto della  presenza in ogni campo di figure femminili di comprovata competenza ed eccellenza, capaci di prendersi cura delle più urgenti necessità del paese, si assegnino alle donne posti di responsabilità e di potere in tutte le cariche istituzionali.
E in particolare ritengono che si possa avanzare la proposta di eleggere una donna alla Presidenza della Repubblica.

Pur se permane la preoccupazione per la situazione di incertezza politica, col rischio di una breve durata della legislatura, le firmatarie dell’Accordo ribadiscono la richiesta che in ogni caso il nuovo Parlamento:
• metta mano subito alla modifica della legge elettorale introducendo regole elettorali rispettose del principio della democrazia paritaria e che, dunque, quale che sia il metodo elettorale adottato, prevedano norme di garanzia per la presenza  del 50% di donne nelle liste e per la  loro elezione, secondo i criteri contenuti nel documento sottoscritto dall’Accordo;
• adotti una legge che regoli il sistema dei partiti secondo l’articolo 49 della Costituzione, prevedendo anche norme per la parità di genere negli organi politici, in particolare quelli incaricati della selezione delle candidature;     
• aggiorni, rafforzandola, la legge 906 del 2012 in materia di trasparenza e di riduzione dei costi delle campagne elettorali. 
Roma  21 marzo 2013

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