domenica 31 marzo 2013

10 saggi, 0 sagge. Lidia Ravera: non me lo aspettavo

Non me lo aspettavo. Non me lo aspettavo da Napolitano ma non me lo aspetto più da nessuno. Credevo fosse ormai acquisito che non esiste alcuna possibilità di governo, di approfondimento, di riforme senza lo sguardo, la sensibilità, la diversità delle donne. Non l’ho vissuta come qualcosa contro le donne ma, come qualcosa di peggio ancora... come una dimenticanza. 
Credevo non fosse più possibile dimenticare le donne. Per giunta in questo momento, con un Parlamento con il più alto numero di donne, la giunta laziale paritaria.. non è possibile dimenticare le donne. Napolitano propone dieci saggi maschi, e poi che maschi..? senza donne e senza giovani – la stessa generazione che ci ha portato fin qua. Io devo aspettarmi che salvino l’Italia questi che per quarant’anni sono stati lì e l’hanno portata a questo punto?
Ma perché devono esserci personaggi come Quagliariello? sono queste le figure nuove, fuori dai giochi? sono questi i 'grandi saggi'? Questi dieci nomi sono da rispedire al mittente. Adesso noi prepareremo dieci nomi di donne, dieci grandi sagge. Ne troviamo anche 20. Massimo rispetto per il Presidente Napolitano: è angosciato secondo me, e l’angoscia fa velo. Ha commesso un errore. Lui lo riconosce, ci mettiamo davanti a un tavolo e facciamo o una saggezza paritaria, cinque e cinque, o una saggezza tutta femminile. Non è il momento di metterci alla prova? Noi ci siamo a dare il contributo a questo paese, nonostante come siamo state trattate.
Ma tagliarci fuori non si può fare, non passa. 
Lidia Ravera (scrittrice, Assessora alla cultura Regione Lazio) 31 marzo 2012

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